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IDROKINESITERAPIA
La riabilitazione in acqua o idrokinesiterapia sono entrate da pochi anni a far parte dei protocolli di riabilitazione in campo ortopedico e sportivo ma hanno registrato un crescente consenso sia da parte di medici e fisioterapisti, sia da parte dei pazienti.
Oggi tale forma di riabilitazione motoria è divenuta, a pieno titolo, parte integrante di molti percorsi riabilitativi.
L'idrokinesiterapia è indicata sia come mezzo in vista dell'intervento chirurgico sia come efficace strumento riabilitativo nella fase di rieducazione post-operatoria.
Gli esercizi sono simili a quelli che si eseguono in palestra, bisogna però conoscere alcuni principi molto importanti, come quello del galleggiamento, della viscosità e della pressione idrostatica per ottenere un programma terapeutico efficace.
RIABILITAZIONE IN ACQUA: peso acquatico in relazione al livello di immersione |
ALTEZZA ACQUA |
PESO ACQUATICO |
Immersione totale |
3% del peso terrestre |
Fino al collo |
7% del peso terrestre |
Alle spalle |
20% del peso terrestre |
Al petto |
33% del peso terrestre |
All'ombelico |
50% del peso terrestre |
Al bacino |
66% del peso terrestre |
A metà coscia |
80% del peso terrestre |
Al polpaccio |
95% del peso terrestre |
Principali vantaggi della riabilitazione in acqua:
La diminuzione della forza di gravità, rende i movimenti più naturali e meno stressanti per le articolazioni consentendo l'esecuzione di movimenti impensabili a secco la resistenza offerta dall'acqua è graduale, senza punti morti; ciò consente di mantenere una tensione muscolare uniforme durante i movimenti favorendo il recupero del tono e della flessibilità muscolare per potere eseguire gli esercizi riabilitativi non occorre essere dei nuotatori esperti. Nelle vasche destinate alla riabilitazione il livello dell'acqua normalmente non supera i 120 cm e sono comunque presenti piccoli attrezzi per favorire il galleggiamento.
La riabilitazione in acqua rientra nella più grande famiglia delle terapie acquatiche. In acqua, infatti, è possibile non solo ristabilire le migliori funzionalità articolari e muscolari dopo un incidente, ma anche eseguire delle forme di esercizio specifiche per prevenire la malattia o per curare sintomatologie idiopatiche croniche come la lombalgia. Tali esercitazioni sono particolarmente indicate per quei soggetti in forte sovrappeso con difficoltà di movimento legate ad obesità, ad artriti, a recenti fratture o distorsioni. Nella maggior parte di questi casi si registra un netto miglioramento del tono muscolare e del range articolare dopo un adeguato programma terapeutico. Il paziente, spesso anziano, acquisisce in tal modo un maggiore controllo motorio che, migliorando l'equilibrio, allontana il rischio di cadute e rallenta il declino funzionale legato all'invecchiamento.
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